
Sono tornato pochi giorni fa da un viaggio della Giordania. Non esagero dicendo che mi ha segnato profondamente, soprattutto per via del deserto dalle dune rosse: il Wadi Rum. Chi lo ha già visitato, può già capirmi. È stato un mix di emozioni, anche in contrasto fra di loro, spesso causate da una cultura nettamente diversa da quella occidentale. Spiegare le sensazioni provate nei vari momenti del viaggio, sarebbe piuttosto complesso, forse impossibile. Per questo motivo, l’unico modo per viverle è fare le stesse esperienze: prendetevi qualche giorno, anche meno di una settimana, cercate un volo low cost per Amman, e partite.
Prima però, prendetevi un paio di minuti per leggere questa guida flash su quella magnifica terra, così da sapere cosa vi aspetta. Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma al contrario prepararvi al meglio. Se ad esempio a me avessero detto di portare un burro di cacao, mi sarei risparmiato le labbra screpolate e tanto dolore quando accidentalmente ci è finito qualche schizzo di acqua del Mar Morto. Ecco qui 12 cose che (forse) non sai sulla Giordania:
1. Si chiama così per via del fiume Giordano.
Un fiume storico che non bagna solo questo paese, ma anche Israele, Libano, la Cisgiordania e la Siria. Oggi in molti tratti non è altro che un piccolo ruscello.
2. Il suo territorio è costituito all’82% da deserto.
Per questo si tratta di una meta ideale per staccare in un territorio completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Piccolo spoiler: non sono queste le zone più calde.

3. Uno dei piatti tipici, e anche il più buono, è lo zarb.
Un vero e proprio barbecue beduino: si tratta di pollo preparato sotto la sabbia del deserto, che viene fatto cuocere fino a 8 ore di fila.
4. La materia prima più utilizzate è la mirra.
Solitamente si usa come fragranza spalmandola sotto forma di olio. Il suo odore non è uguale per tutti, infatti cambia a seconda del PH della pelle.
5. Le farmacia sono molto rare. E anche molto care.
Per questo è importante partire con tutto il necessario: specialmente crema solare, burro di cacao e fermenti lattici.
6. La bandiera si contraddistingue per una stella a sette punte
Ci sono varie interpretazioni riguardo questo numero, ma secondo la più quotata rappresenta i sette colli su cui è nata Amman. È proprio vero che tutto il mondo è paese!

7. Camminare di notte a piedi nudi nel deserto, può essere rischioso.
Infatti è più probabile incontrare determinati animali, come gli scorpioni. Di giorno invece vi invito a farlo, perché non solo è rilassante, ma la sabbia non scotta! Questo perché, rispetto a quella delle spiagge a cui siamo abituati, contiene meno sostanze ferrose.
8. Sempre nel deserto, si coltiva molta frutta e verdura.
Stentavo anche io a crederci, ma è così! Ed è anche buonissima. Occhio però a mangiarla cruda, perché spesso viene lavata con acqua corrente, che non essendo potabile può causare problemi a noi occidentali.
9. Il Mar Morto detiene due record.
Non solo quello di salinità, motivo per cui oltre ai pesci non possono esserci neanche le barche che verrebbero corrose in fretta, ma anche quello di essere nel punto più basso della Terra: ben 427 metri sotto il livello del mare, che continuano ad aumentare ogni anno.

10. Se siete particolarmente sensibili, evitate di andare al mercato nella Downtown di Amman.
È sicuramente molto affascinante, ma le condizioni igieniche e il modo in cui vengono trattati molti animali, possono rovinarvi la vacanza. Ad esempio, proprio come accadeva nell’entroterra italiano qualche decennio fa, è normale vedere gabbie piene di animali vivi che vengono scelti dal cliente e uccisi nel retrobottega.
11. Il famosissimo tesoro di Petra è stato costruito scavando nella roccia dall’alto verso il basso.
Molto probabilmente per evitare dei crolli dovuti alla friabilità del terreno. Pensate che è stato realizzato utilizzando strumenti semplici come picconi e scalpelli.
12. In molti pensano che in Giordania la donna non goda di alcun diritto, ma non è così.
infatti, tra i Paesi del Medio Oriente, è quello dove è più emancipata. Non solo può votare, ma le viene riconosciuta una quota rosa del 10% in Parlamento. Ancora hanno molta strada da fare, ma a quanto pare stanno andando nella giusta direzione.
In conclusione ci tengo a ringraziare SiVola.it per avermi dato questa possibilità. Vi ricordo anche che durante il viaggio gli Unfluencer mi hanno lanciato delle sfide culturali molto particolari (e anche un po’ cattive, specialmente quella di Linguisticattiva) da parte degli Unfluencer. Scoprirete sui miei profili se sono riuscito a risolverle tutte o meno!