
Una cosa è sicura: nel bene o nel male, Chiara Ferragni riesce sempre, periodicamente, a far parlare di sé. Dopo aver co-condotto Sanremo 2023 indossando abiti che mettevano in evidenza il corpo e le sue forme, in modo provocatorio e generando una valanga di commenti e critiche, torna in questi giorni a creare scompiglio pubblicando sul suo profilo Instagram una foto: un selfie allo specchio dove l’unico abito che indossa è uno slip dello spessore di un filo interdentale e il seno è coperto con la mano.

Chiara Ferragni, la foto scandalo e la risposta della ragazzina 11enne
A meno che non abitate su Plutone, sicuramente avrete sentito questa notizia. Se così non fosse, vi aggiorniamo noi.
Chiara Ferragni ha pubblicato la foto pietra dello scandalo il 26 maggio 2023, sul suo Instagram. La reazione è stata esponenziale. In poche ore sono proliferati tanti di quei commenti (quasi) mai visti sul suo profilo ed il web si è riempito di articoli sull’accaduto.
Tra i tanti commenti, uno in particolare è saltato all’occhio dei media: quello di @giuliettadedolaofficial. Il suo nome è Giulia, è una cavallerizza e afferma di avere 11 anni. Potete leggere nell’immagine qui sotto il suo commento completo.

Si può speculare che questo commento non sia tutto farina del sacco della nostra Giulia, come potrebbero far pensare il lessico ed i contenuti trattati. Si potrebbe anche aggiungere che una 11enne non dovrebbe proprio esserci su Instagram. Ma al di là di tutto questo, non possiamo ignorare il messaggio che queste parole, chiunque le abbia realmente scritte, stanno lanciando: come recepiscono i più giovani una foto come quella postata da Chiara Ferragni? Quale idea di futuro si costruiscono nella loro mente, vedendo questa foto?
In questi casi, il rischio di dire banalità è dietro l’angolo. Perciò iniziamo considerando il pericoloso cocktail di ingredienti che ha reso questa notizia tanto degna di scalpore: Chiara Ferragni in quanto donna, madre e famosa.
Donna
Durante il suo monologo a Sanremo 2023, Chiara ha parlato di libertà delle donne. Libertà di esprimersi, di vestirsi come desiderano, di disporre del proprio corpo senza restrizioni né tabù, di uscire da stereotipi e costrizioni. Emblema di questo, sicuramente l’abito con la stola “Pensati libera”, che senza dubbio ricorderete.

Sulla scia di questa modalità di comunicazione, Chiara ha postato la foto in questione e ha risposto con queste stesse argomentazioni anche alla nostra Giulia. “Non permettere a nessuno di dirti cosa puoi o non puoi fare con il tuo corpo”. Vero, sacrosanto. Ma nella società ci sono delle regole e dei sentimenti condivisi di onore e pudore.
Madre
Come è successo in altri casi, una delle critiche mosse a Chiara Ferragni è che, in quanto madre, ha una responsabilità verso i propri figli e non deve pubblicare foto che li possano far vergognare o sentire in imbarazzo. Vero anche questo, ma è vero anche che quando una donna diventa madre non smette di essere donna, con la sua sessualità e sensualità.
Quindi il messaggio che arriva ai suoi figli, così come alle giovani generazioni, è di disporre liberamente del proprio corpo. Ma l’altro, indissolubile, lato della medaglia è che passa contemporaneamente anche un altro messaggio. Il messaggio che solo attraverso il proprio corpo una donna diventa libera.
Famosa
Il propulsore alla diffusione di questa notizia è naturalmente la notorietà di Chiara Ferragni. Non è infatti né la prima né l’ultima che posta questo genere di foto o video sui social. Beccando l’algoritmo “giusto” su TikTok, verrete bombardati da contenuti di donne con abbondanti davanzali e lingerie invisibile.
Ma non se ne fa un caso nazionale ogni volta.
Chiara Ferragni e la libertà di espressione
Lo abbiamo detto. Ognuno è libero di fare ciò che preferisce. Ma dove finisce la libertà di espressione? La libertà personale finisce nel momento in cui va ad intaccare quella altrui. E sì, Chiara Ferragni con una semplice foto ha turbato la libertà di altre persone (altrettanto libere, comunque, di smettere di seguirla).
Allo stesso tempo, il volersi esprimere liberamente non dev’essere utilizzato come una scusa per ottenere visualizzazioni. A tal proposito, una giornalista ha commentato come segue:

Forse la Chiarona nazionale ha costruito talmente bene il suo personaggio da non distinguere più i confini tra realtà e rappresentazione?
Donne che si sono spogliate per affermare i propri diritti ci sono sempre state. In questa foto però Chiara non sta trasmettendo nessun messaggio di lotta o di emancipazione. Non sta nemmeno promuovendo un brand di intimo (in quel caso, era probabilmente più “giustificabile” perché sarebbe stato un lavoro). Ha solo fatto un selfie, totalmente fine a se stesso (tra l’altro, nemmeno troppo bello: si vedono abiti, stampelle e cavi in disordine).

La verità sui social
Il funzionamento dei social è molto semplice. Si tratta di un meccanismo ad asta: vince il miglior offerente. Vince il contenuto che porterà interazioni e che farà trascorrere più tempo sulla piattaforma. E questo Chiara Ferragni lo sa bene. Infatti, produce contenuti d’impatto, che generano riscontri su ampia scala. Positivi o negativi non fa differenza: l’importante è che se ne parli.
E tutto questo polverone si alza proprio a pochi giorni dal lancio della seconda stagione della serie The Ferragnez… Coincidenze? Io non credo.
Non solo Chiara Ferragni
Ma lasciando per un attimo da parte la Ferragni e le sue scelte più o meno discutibili, un altro caso ha recentemente fatto scalpore sui social. Elisa Esposito, la Prof del corsivo, nonché creator sulla piattaforma OnlyFans, afferma in un video: “Se guadagnate solo 1300€ al mese è colpa vostra. Siete voi che scegliete il vostro futuro”.
Ed ecco qui un altro pericolosissimo messaggio che arriva ai giovani utenti di Internet. Studiare, impegnarsi, lavorare duro… non servono poi così tanto. Basta avere un bel corpo e saperlo monetizzare. Si diffonde sul web una normalizzazione dello svolgere attività su OnlyFans ed in generale della strumentalizzazione del corpo.
“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di dimostrare nulla, se non la loro intelligenza.”
Rita Levi Montalcini
Messaggi discordanti
Ed ora mettetevi nei panni di un adolescente o pre-adolescente. A scuola e spesso anche in famiglia, l’argomento “sessualità” è bandito. È un tabù, è fonte di vergogna, non se ne parla. Il vostro corpo sta affrontando dei cambiamenti, state crescendo, iniziate ad immaginarvi il vostro futuro.
Entrate nel web e quello che trovate sono video di donne che mettono il loro corpo in bella vista, contemporaneamente a ragazzine poco più grandi di voi che raccontano di aver fatto fortuna vendendo online le foto dei piedi. Come vi sentite? Quali pensieri attraversano la vostra mente?
La consapevolezza
La chiave di volta, qui, è una sola ed è la consapevolezza. Se fin da giovani siamo consapevoli di rischi e potenzialità del web, sapremo come affrontarlo. E a questo si deve affiancare una consapevolezza sviluppata nell’off-line, dove la libertà di espressione sia davvero strumento per creare il cambiamento e non per generare like.
Da parte nostra, ci stiamo provando a rendere i social un posto migliore. Gli Unfuencer si fanno portavoce di importanti campagne sociali (come #NonSoloParole e #èinsostenibile). Il nostro Bill con la sua tipica tagliente ironia cerca sempre di stimolare comportamenti etici e corretti.
E tu cosa farai per rendere i social un posto migliore?
Michela Formicone