
Se hai aperto questo articolo su come sopravvivere alla sessione estiva, probabilmente siamo sulla stessa barca. In questo periodo l’aumento delle temperature è inversamente proporzionale ai giorni che mancano agli esami, e il fatto di aprire i social e vedere persone al mare o in vacanze non aiuta.
Fa strano pensare che fino a qualche anno fa era il momento preferito dell’anno tra fine della scuola e i primi bagni, mentre man mano che si cresce si trasforma in un periodo di forte stress. Che sia per motivi di studio, o per portare a termine le scadenze lavorative prima del mese di agosto. Non lasciamo che una nostra scelta, dato che siamo noi ad esserci iscritti all’università, possa condizionare così tanto la stagione più viva dell’anno.
Per questo motivo ho deciso di condividere con voi una breve guida di sopravvivenza alla sessione estiva, o più in generale, agli esami. Che siano di terza media, di maturità, per un corso che ti hanno obbligato a fare o universitari.
Prima di procedere è necessaria una premessa: questi consigli sono soggettivi e non sono sempre validi per tutti. Ad esempio, io li ho trovati estremamente utili, ma con altre persone potrebbero non funzionare. Spero che, in tal caso, questo articolo possa comunque darvi qualche idea per uscire con successo da questo periodo tanto temuto.
Vediamo quindi come sopravvivere alla sessione estiva.
Il primo passo per togliersi l’ansia di dosso, che poi è il principale, se non unico problema degli esami, è fare un piano delle attività. Dal primo giorno di studio all’ultimo. Non uno di quei piani di studio con 192 pagine da studiare al minuto ovviamente. Quelli servono solo ad autoconvincersi di farcela, quando è palese che non sia così. Per evitare questo tipo di programmazione poco credibile, cerca di organizzarti la mattina stessa in cui inizi a studiare. Anche se sembra strano, il dover iniziare subito dopo il piano e non il giorno dopo, ti farà essere più realistico. Nel farlo, ricordati di inserire delle brevi pause in cui stacchi la mente del tutto, anche dal cellulare o da altri problemi che potrebbero stressarti.
Una volta buttato giù questo calendario, non iniziare subito a studiare pagina per pagina. L’ansia non è ancora del tutto sconfitta e potrebbe rifare capolino con una vocina che ti farà pensare a tutte le cose che devi ancora studiare. La cosa migliore da fare è dare una letta veloce a tutto il materiale da studiare. Anche solo i titoli dei capitoli e dei sottocapitoli, giusto per avere un’idea della mole di studio e degli argomenti che dovrai affrontare. Automaticamente capirai ciò su cui vale la pena soffermarsi di più, e su cosa meno.
Passando all’azione,
il primo consiglio è quello di studiare nelle ore più fresche. No, so che lo stai pensando, ma non è la stessa cosa farlo in pieno giorno con l’aria condizionata della stanza. Questo perché le ore in cui c’è più fresco, quindi la mattina presto o la sera tardi, sono quelle in cui tendenzialmente ci sono meno distrazioni e la mente è più libera. Sempre che abbiate dormito abbastanza. Se avete a disposizione un luogo all’aperto, come un giardino, un terrazzo o un balcone ancora meglio. L’aria aperta tende a motivare di più, a meno che il tuo balcone non affacci su Piazza del Popolo.
E durante lo studio? Sembra un consiglio banale, ma posso dirti per esperienza che non lo è affatto: anche se non siamo su Studio Aperto, cerca di bere tanta acqua. Ma soprattutto, di mangiare bene. Aveva ragione il buon Feuerbach, siamo ciò che mangiamo. E l’apporto di zuccheri al nostro corpo, soprattutto attraverso la frutta, aiuta davvero tanto. Per il cibo spazzatura e l’alcol c’è tutto il tempo del mondo, per festeggiare la fine degli esami.
Non esagerare neanche con il caffè, perché la caffeina in dosi troppo elevate rischia di ottenere l’effetto opposto. Anche questo, ve lo dico perché, ahimè, ci ho provato.
L’ultimo consiglio
è molto difficile anche per me, ma se ci riesci hai già vinto: il giorno stesso dell’esame, stai lontano dai libri. Sarebbe ancora meglio il giorno prima, ma mi rendo conto che è impossibile. Almeno il giorno della prova, svagarsi e pensare ad altro può aiutare a rielaborare le idee.
Ci sarebbe tanto altro da scrivere in merito al piano di studio, ma mi rendo conto che ognuno ha il suo. Personalmente, nella fase iniziale leggo e sottolineo tutto il materiale da studiare, poi schematizzo su un quaderno interamente dedicato alla materia. Infine ripeto, consapevole di aver già rielaborato mentalmente il tutto durante la realizzazione degli schemi.
La cosa più bella di questo articolo su come sopravvivere alla sessione estiva è che, ora che è finito, né te, né io abbiamo più scuse. Ci tocca tornare sui libri. In ogni caso dobbiamo pensare che studiare è una nostra scelta e visualizzare l’obiettivo finale ci aiuterà a non lamentarci troppo di cose che, in fondo, non sono così tragiche. Sempre che non ci tocchi rimandare un esame a settembre. Quello è davvero tragico.