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Covid, nate due bimbe con anticorpi: le mamme erano vaccinate

È successo a Padova, Valentina e Anna sono le prime bimbe in Italia ad essere nate con anticorpi per il covid-19, dopo che le loro mamme, entrambe membri del personale sanitario, avevano ricevuto il vaccino durante il terzo trimestre di gravidanza. 

 

«Sono le prime nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – dice il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile del reparto di Medicina Prenatale dell'Ulss 6 Euganea – infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale»

Anna e Valeria, questi i nomi delle mamme, una immunologa, l’altra ginecologa, non erano mai state contagiate e si sono sottoposte spontaneamente all’inoculazione del vaccino, senza manifestare alcun effetto collaterale.

 

Bimbe con anticorpi anti-covid: messaggio di speranza 

«Sono felice che la mia Valentina abbia gli anticorpi contro il coronavirus e quindi sia portatrice di un grande messaggio di speranza. La salute del neonato dipende prevalentemente dalla sua immunità innata e dagli anticorpi materni trasmessi per via transplacentare durante la gravidanza» afferma Anna Parolo.

«Al terzo trimestre di gravidanza ho ricevuto per mia scelta la vaccinazione per motivi professionali – racconta Valeria Bernardi – ma anche da considerazioni personali sull'utilità del vaccino per proteggere me e la mia bambina. Soprattutto verso il termine della gravidanza la funzionalità polmonare è compromessa dall'utero gravido che spinge verso l'alto e in qualche modo l'ostacola, pertanto potrebbe peggiore la gravità dell'infezione delle vie respiratorie.L'infezione da coronavirus poi nei neonati può essere grave e avere conseguenze importanti: ho tenuto conto dei rischi minimi del vaccino e che molte società internazionali lo incoraggiano, la mia esperienza è stata sicuramente positiva»

 

Un forte messaggio da parte di chi ha affidato alle mani della medicina due vite, sicure di un esito positivo.

Le neonate stanno bene, sono a casa e vengono allattate al seno. È un dato molto importante poiché gli anticorpi passano anche attraverso il latte materno.

Sarà interessante in futuro capire se il passaggio di questi anticorpi a seguito della vaccinazione materna contro il Sars-Co-V-2 possa proteggere il neonato – aggiunge la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè, della Clinica Città Giardino di Padova – […] In tal caso bisognerebbe definire se esiste una fase ideale della gravidanza per la vaccinazione“.

 

Gli studi clinici: anticorpi nel latte materno

Il primo caso nel mondo, di un neonato con anticorpi contro la Sars-CoV-2 è stato quello di una bimba nata, anche lei a metà marzo, in Florida, Stati Uniti.

Gli studi per capire il rischio per il vaccino alle donne in gravidanza vanno avanti già da qualche tempo, ma solo nel mese di marzo, si sono visti i primi risultati effettivi sulle neo mamme.

I ricercatori del Massachusetts General Hospital (Mgh), del Brigham and Women's Hospital e del Ragon Institute di Mgh, Mit e Harvard hanno condotto una ricerca coinvolgendo 131 donne: 84 incinte, inizialmente escluse dai test sul vaccino; 31 in allattamento e 16 in controlli di routine, tutte vaccinate con uno dei due vaccini a mRna – Pfizer/BioNTech o Moderna – e hanno osservato che sono «altamente efficaci» nella produzione di anticorpi contro Sars-CoV-2 nelle donne in gravidanza e in allattamento. I livelli di anticorpi infatti, erano uguali in tutti e tre i gruppi.  

 

Sono stati rilevati livelli di anticorpi delle mucose (IgA), quelli presenti anche nel latte materno, più alti dopo la seconda dose di Moderna rispetto alla seconda dose di Pfizer, lasciando intendere che probabilmente uno dei due vaccini è più adatto alle donne in questa situazione.

 

Vaccinare le donne in gravidanza era, fino a qualche giorno fa, solo una grande speranza di poter proteggere anche i neonati, ed ora finalmente è realtà. Una notizia di estrema positività e forza, che lascia ben augurare per il futuro di tutti noi.

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