
Oggi nei musei è molto facile vedere un sacco di persone con in mano il cellulare pronte ad immortalare o ad immortalarsi davanti alle opere di un artista che li colpisce. Allora mi sono posta una domanda: ha senso fotografare le opere d’arte?

Parliamone consapevolmente e facciamo un passo indietro…
Si può fotografare un’opera d’arte?
Fino al 2015 no. Lo so, questa cosa ha stupito anche me. Il decreto che promuove la libera manifestazione del pensiero dell’espressione creativa e la conoscenza del patrimonio culturale è datato 22 maggio 2015. Gli scatti effettuati nei musei possono essere utilizzati per finalità di studio e ricerca, ma in tutti i casi senza scopo di lucro. Sono vietati, però, qualsiasi tipo di flash e qualsiasi cosa che entri in contatto con l’opera (sia che siate voi e o anche solo l’uso del treppiedi).
Per quanto riguarda l’uso delle fotografie delle opere d’arte?
In molti sanno che il “diritto d’autore” (il diritto che tutela l’autore, consentendogli uno sfruttamento economico esclusivo dell’opera) cessa dopo settanta anni dalla morte dell’autore; morto l’autore però cosa succede? Il diritto di sfruttamento economico di un’opera può essere acquisito da altri: l’opera così sarà ancora protetta e non di pubblico dominio.
E una volta che questa diventa di pubblico dominio, tipo la Gioconda o la Venere di Botticelli? Ci sono precisi limiti allo sfruttamento dell’immagine dei quadri famosi: pur essendo opere di pubblico dominio, non si può utilizzare la fotografia di un dipinto per guadagnare perché il diritto di sfruttamento dell’immagine, molto spesso, compete al museo.
Esiste un’eccezione: secondo la legge sul diritto d’autore, è “consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet”, a titolo gratuito per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro.
In pratica per questo articolo mi sono salvata e per sfruttare questo privilegio: ecco qui un’immagine senza senso di un’opera. Così vi dimostro che si può scegliere di fotografare un’opera d’arte, ma ad alcune condizioni.

Ha senso fotografare le foto nei musei?
Passiamo alla ciccia del discorso… ha senso? Secondo me si! Fotografare le opere nei musei è bellissimo, ci portiamo a casa un ricordo di un’emozione che abbiamo provato davanti al quadro o alla scultura, fotografandola guardiamo l’opera con occhi completamente nuovi e in più il feed del nostro profilo instagram diventa una bomba!
Ovviamente tutto questo ha anche dei lati negativi.
LATI NEGATIVI DEL FOTOGRAFARE NEI MUSEI
- Ti distrai: per tutto il tempo che ci vuole a preparare e cercare lo scatto perfetto non ti concentri sull’opera che hai di fronte
- Disturbi gli altri: per cercare lo scatto perfetto molto spesso non ti rendi conto che togli il tempo agli altri di godersi l’opera.
- Molto spesso la foto non viene mai bene come te l’aspettavi e devi fare 4/5 tentativi
- Fotografare TUTTO QUELLO CHE HAI DAVANTI rende la visita sterile e super veloce.
- Rischi di non catturare l’emozione ma diventa una specie di descrizione della giornata inf fotografia
Etichetta delle foto nei musei
Allora come si fanno le foto nei musei? Ho scritto un altro elenco puntato con poche e semplici regole:
- Aspetta il tuo turno per la foto perfetta, ma nel frattempo goditi opera che hai di fronte
- Evita foto di rito che potresti trovare ovunque, fai solo le foto a ciò che ti appassiona.
- Non ti arrabbiare se le foto non vengono bene per causa della luce: non tutti i musei sono skillati sull’illuminazione delle opere (NDR Qui faccio un mea culpa perché mi arrabbio sempre per l’illuminazione)
- Se il museo vieta le foto: NON LE FARE
Consiglio bonus
Ti lascio con un ultimo consiglio: GODITI L’OPERA, POI PENSA ALLA FOTO.