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Franco Battiato: un maestro di stile, arte e cultura

Ciao Maestro

Stamattina l’Italia si è svegliata con una triste notizia, una di quelle che non avrebbe mai voluto ricevere. È scomparso all’età di 76 anni Franco Battiato, uno dei grandi della musica italiana, il più innovativo e rivoluzionario sicuramente. 

Ci mancherà

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha affermato di essere “profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale – frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione -ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”. 

“Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia un’eredità perenne”: così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ricorda il grande artista siciliano.

È stato un autore camaleontico e audace, che ha spaziato con successo tra una vasta gamma di generi, dal pop alla musica di avanguardia fino alla musica etnica, aggiungendo il suo tocco personale a ognuno dei generi musicali sperimentati; le sue canzoni sono inconfondibili, si riconoscono al primo ascolto per la sua voce e il suo stile inimitabili.

50 anni di carriera

Durante la sua lunga carriera, durata oltre 50 anni, ci ha deliziato con brani indimenticabili e raffinati come La cura, Centro di gravità permanente e Voglio vederti danzare.

In realtà Franco Battiato, grazie alla sua cultura vastissima, si è cimentato anche in altre forme di espressione artistica, come il cinema, la pittura e l’opera.

È stato anche un precursore della musica elettronica. Da molto tempo praticava la meditazione ed era appassionato di musica classica e sinfonica che pare fosse quasi l’unica musica che ascoltava dai suoi racconti.

Tre generazioni lo hanno amato

Franco Battiato con la sua musica è riuscito ad unire tre diverse generazioni, quella dei nostri nonni, quella dei nostri genitori e quella di noi giovani, che fino a poco tempo fa alle feste ballavano cantando “e gira tutto intorno alla stanza, mentre si danza”. 

La sua musica non è mai invecchiata, i testi delle sue canzoni, così originali e poetici, sono sempre attuali.

Le sue canzoni sono quelle che hanno accompagnato l’adolescenza di tutti. Io per prima ricordo che nell’ascoltare il ritornello “Cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente” pensai che fosse incredibile il modo in cui aveva descritto esattamente la stessa cosa che desideravo anche io, come tanti altri sicuramente.

Oggi mi viene da dire che nei suoi testi ci sia tanta “reale verità”.

La Cura è una delle poche canzoni che descrive perfettamente l’amore.

Perché la verità è che l’amore non è fatto solo di momenti belli, ma anche di insicurezze e richiede l’accettazione delle fragilità di entrambi. 

“Ti salverò da ogni malinconia

Perché sei un essere speciale 

Ed io avrò cura di te

Io sì, che avrò cura di te”

Credo, non ci sia bisogno di aggiungere altro.

GRAZIE

Grazie è quello che tutti noi possiamo dire ad un artista come lei. Maestro, non la potremo identificare con nessuna etichetta. Un altro come lei non ci sarà mai, per sempre inimitabile e ineguagliabile per lo stile caratteristico e inconfondibile.  La sua originalità e il suo carattere rimarranno per sempre impressi nelle sue canzoni, che sono dei veri e propri capolavori poetici e che ascolteremo sempre con gioia. 

 

Addio Maestro

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