
Che succede quando l’amore per la vita (biofilia in greco antico) incontra l’architettura tradizionale giapponese in legno, reinterpretata in chiave contemporanea? E se questo incontro avviene a Milano nell’ex area Rizzoli? Succede che viene avviato il cantiere di “Welcome, feeling at work”, l’ufficio biofilico progettato da Kengo Kuma & Associates per Europa Risorse. Uno spazio a misura di essere umano, sostenibile e innovativo, in cui lavoro e svago, natura e architettura interagiscono per creare una nuova visione di città.
Alla base della visione di Kengo Kuma c’è appunto la cultura architettonica tradizionale giapponese: strutture in legno aperte e spaziose, leggerezza e trasparenza data dai pannelli in carta scorrevoli che, spostandosi, permettono il passaggio fluido da un ambiente al successivo senza interruzioni. Apertura verso l’esterno, affaccio sull’ambiente naturale che circonda la costruzione, sapere artigianale che connette in modo apparentemente semplice le grandi travi in legno che sorreggono i tetti. Tutto questo, applicato a un moderno edificio, espandendolo nello spazio anche con l’aggiunta di materiali estranei alla tradizione, come l’acciaio o il cemento armato, che vengono però utilizzati per ottenere lo stesso effetto di trasparenza. Una delle sue ultime opere è lo stadio olimpico di Tokio dove il legno ricopre molto della struttura e crea la copertura.
Architettura organica che dialoga con la natura
Da Tokio a Milano il passo è breve: aperto sul Lambro nella zona nord est di Milano, l’edificio cerca il rapporto con qualche lembo residuo della bassa campagna milanese inglobata nell’area urbana, anzi lo migliora integrandolo con la creazione di vaste aree verdi, parchi e giardini interni. Il “Welcome, feeling at work”, andrà a recuperare così l’area dell’ex Rizzoli, riqualificandola e trasformandola in un ambiente dove il lavoro sarà svolto in condizioni di benessere migliorando la produttività ma al contempo anche la salute fisica e mentale di chi ne usufruisce.
Il complesso sarà costituito da uffici, un auditorium, degli spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro ma anche ristoranti e bar, dei negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per mostre ed eventi temporanei. Il tutto connesso dalle aree verdi che, partendo dalla piazza, si insinueranno nell’edificio tra le sue corti, saliranno nei terrazzi intesi come estensioni degli spazi interni, si scalderà nelle serre dove gli orti coabiteranno con spazi di lavoro più informale.
Esteso su 50.000 metri quadri, l’edificio progettato dalla Kengo Kuma e Associati eccellerà per l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità delle sue funzioni: zero emissioni di CO2 e uso di energie sostenibili, ovviamente, attraverso l’uso di pannelli fotovoltaici ma anche recupero delle acque e piantumazione di specie endemiche per il verde di progetto. La struttura verrà completata nel 2024.
Architettura green per ridefinire l’orizzonte urbano
“Milano è una città che presenta un connubio unico ed entusiasmante di modernità e tradizione dal punto di vista dell'arte, dell'architettura e dell'artigianalità e ciò la rende il posto ideale dove realizzare il nostro lavoro” spiega Kengo Kuma. “Grazie alla maestria artigiana italiana, è possibile raggiungere un livello qualitativo elevato attraverso un approccio organico al design e alla progettazione del legno”.
Continua così l’approccio biofilico della città che ha già conosciuto il bosco verticale.
“Sarà l'avvio di una nuova era in cui l'architettura green interviene per ridefinire l'orizzonte urbano, incrementare la qualità dello spazio cittadino e migliorare le attività pubbliche dell'area circostante.”
Da Tokio a Milano il Bill che è in tutti noi si sta dando sempre più da fare per recuperare il mondo.