
Ormai si ha familiarità con il concetto di guerra lampo, calco semantico di blitzkrieg, tattica tedesca militare durante la seconda guerra mondiale. Con blitzkrieg s’intendeva una rapida azione bellica volta ad una meno dispendiosa possibile conclusione. In realtà, però, questo modo di fare guerra non portò al conflitto più breve della storia, “primato” che invece vanta una guerra in Africa tra Gran Bretagna e Zanzibar (lo giuro, non sto scherzando) che durò la bellezza di 40 minuti.

Zanzibar è una piccola isola al largo della costa centro-orientale dell’Africa, che ora si trova inglobata nello stato della Tanzania, ma che, a fine ‘800, era uno Stato a sé. Certo, Zanzibar era indipendente sulla carta, ma in realtà la Gran Bretagna aveva una forte “longa manus” sul Paese. Il Regno Unito bloccò, ad esempio, la tratta degli schiavi che avveniva di frequente sull’isola e che era un’importante fonte di introiti per gli indigeni.
Come è facilmente intuibile, quando venne vietata questa pratica redditizia per la popolazione locale, scoppiarono numerose rivolte. La Gran Bretagna, quindi, intervenne concedendo al sultano zanzibariano una guardia del corpo composta da centinaia di uomini.
Il popolo però non era d’accordo e continuava ad avercela con gli inglesi, nonostante il sultano si fosse lasciato “comprare” e reprimesse qualsiasi protesta. Ma qui stiamo parlando di una guerra quindi qualcosa è andato storto per forza, ed ecco che l’imprevisto arrivò il 25 agosto 1896.

Proprio in quella giornata il sultano zanzibariano Hamad morì misteriosamente e quindi, a sostituirlo, arrivò il nipote: Khalid Bin Bargash, che era fortemente antibritannico. Subito gli inglesi si allarmarono e rivendicarono un loro diritto sulla scelta del sultano, cosa ignorata dal nuovo reggente dell’isola, che anzi prese la sua guardia del corpo e si barricò con essa nel palazzo del sultano.

Nei giorni seguenti, vista la riluttanza di Khalid a dimettersi, la Gran Bretagna radunò una piccola flotta che circondò l’isola. I vari consoli inglesi tentarono una via diplomatica, ma non ci fu nulla da fare. Il 27 agosto, alle nove di mattina, dato che il sultano zanzibariano non aveva risposto all’ultimatum presentatogli un’ora prima, le navi inglesi aprirono il fuoco sul palazzo di legno sulla costa dove era rintanato Khalid.

Sotto i continui colpi d’artiglieria, il palazzo venne ridotto in macerie e Khalid scappò per mare su un’imbarcazione… fine! Gli inglesi avevano vinto in soli 40 minuti proclamando e riconoscendo sultano un altro membro della famiglia reale zanzibariana che, invece, andava a genio alla potenza europea.
Come avete potuto notare la spiegazione delle cause è più lunga della guerra in sé. Altro motivo per il quale questa resta ormai da più di un secolo la guerra più breve della storia.
