
Ho cominciato ad apprezzare il “qui ed ora”, ho eliminato le amicizie negative e sono sempre più convinto che saranno i libri che leggerò nei prossimi mesi e le persone che avrò intorno, a condizionare fortemente la persona che sarò fra cinque anni.
Viaggiare significa esplorare ed è meglio farlo sentendosi leggeri
Durante i miei primi viaggi ero solito prendere nota riguardo questi concetti a me sconosciuti, incontrando e parlando con persone che raccontavano di quanto tutto ciò gli avesse migliorato il modo di vivere ed affrontare la vita di tutti i giorni.
Tornato a casa, nella mia routine, per quanto cercassi di metabolizzare le nuove emozioni acquisite, non era per niente facile metterle in pratica; soprattutto perché Less is more sta per “distaccarsi dal regno del caos, per tornare ad apprezzare l’essenziale”, strappatoci via dai frenetici ritmi in cui viviamo.
Viaggiare significa esplorare ed è meglio farlo sentendosi leggeri.
Perché non funziona quando sono a casa? Ogni volta, mi ritrovavo a lavorare durante un aperitivo con gli amici e a non saper dire di no a quel nuovo oggetto, appena scoperto e subito diventato indispensabile.
Ho cominciato così a forzarmi un po’, tenendo a mente che acquistare meno avrebbe portato ad un notevole risparmio, permettendomi di viaggiare di più, o più volte, o più a lungo.
Il valore del proprio tempo…
Ecco che per questioni di budget ho “cominciato a fare spazio”, nella mia stanza e nella mia vita, rendendomi conto di quante volte non sono stato in grado di dare il giusto valore al mio tempo, quella fetta di tempo passata a lavorare in cambio di…? Un paio di scarpe. Ma quel paio di scarpe vale davvero dieci ore della mia vita? Di quelle dieci, tre saranno state fuori orario, durante uno di quei WhatsApp decisamente al limite, rispetto ai canonici tempi lavorativi in cui l’idea iniziale era di studiare un nuovo percorso da qualche parte del mondo. Niente da fare, anche stasera, rimanderò la mia felicità.
Da qui è nata la mia forma di resistenza a quell’usanza di dire sempre sì a tutto, ritrovandomi a dire di no all’unica cosa davvero fondamentale, il mio tempo. La mia voglia di libertà, di scoperta.
A piccoli passi
Dopo quasi due anni, sono riuscito a rimuovere ciò che distrae il nostro tempo dai nostri interessi.
Oggi riesco a lavorare la metà del tempo rispetto a prima, ma la parte più bella riguarda i viaggi! I viaggi scomodi ovviamente! Probabilmente sarebbe utile rivedere la quantità di biancheria intima che porto con me, ma una volta riscoperta la leggerezza in viaggio, è praticamente impossibile tornare ad appesantire le proprie spalle.
La vita è fatta di ricordi e questi sono composti da tutte quelle volte che siamo stati in grado di emozionarci. Ritrovarsi a dover lavare il proprio pantalone ogni giorno nel lavandino di qualche bagno potrebbe non assomigliare ad un’emozione; dormire sotto la pioggia dentro una tenda suona comunque strano, ma svegliarsi in un posto nuovo, accendere il fornello e scaldare l’acqua per un valido tè mattutino con mezzo sacco a pelo addosso, lo sarà sicuramente, e su questo ci metto la firma!
Foto di: Francesco La Manna