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Lingua dei Segni: 6 curiosità che forse non conosci

Nel mondo, oltre alle lingue vocali come Russo, Inglese, Tedesco, vengono usate anche le lingue dei segni. La principale differenza tra le due tipologie di lingua è il modo in cui trasmettono le informazioni. La lingua vocale sfrutta il canale acustico-vocale, mentre la lingua dei segni è una lingua naturale che sfrutta quello visivo-gestuale.

Infatti, le nostre mani, le espressioni facciali ed i movimenti del busto ci permettono di comunicare.

L’Italia, sebbene in notevole ritardo rispetto agli altri paesi europei, il 19 maggio 2021 ha riconosciuto la LIS, la lingua dei segni italiana! Oltre alla LIS, è stata riconosciuta anche la LIS tattile, LISt, lingua usata dalle persone cieche e sordo cieche, ma non solo.

L’uomo da sempre ha necessità di comunicare, è un bisogno innato. Le lingue dei segni, appunto, nascono dalla necessità delle persone sorde di entrare in relazione sia con la comunità sorda, sia con la comunità udente.

Iniziamo! Ecco 6 curiosità sul mondo delle lingue dei segni che forse non conoscevi!

1) Il primo studioso ad aver approfondito lo status delle lingue dei segni fu William Stokoe

William Stokoe

Proprio così! Fu William Stokoe che, nel 1960 pubblicò il libro “Sing Language Structure” , ad essere il primo linguista ad occuparsi dello studio delle lingue dei segni. Nel suo libro, Stokoe, approfondisce la complessità della lingua dei segni americana, la ASL, affermando che le lingue dei segni sono lingue naturali, con caratteristiche simili alle lingue vocali.

2) La lingua dei segni non è universale

Spesso si pensa che esista una sola lingua dei segni usata a livello mondiale, ma non è così. Stupisce come mai lo stesso dubbio non si ponga anche per le lingue vocali. Come ogni paese presenta la propria lingua vocale, allo stesso modo presenta la propria lingua dei segni! Tra le più famose vi sono la lingua dei segni americana ASL, la lingua dei segni catalana LSC, la lingua dei segni britannica BSL.

Certamente, si possono trovare similitudini oppure differenze sia tra lingue dei segni diverse, sia all’interno della stessa lingua. Ad esempio, in LIS, dovuto soprattutto al tardo riconoscimento a livello nazionale, vi possono essere più varietà per un segno. Due segnanti, se provenienti da aree geografiche diverse, possono segnare in modo differente uno stesso segno. (Scopri le numerose varianti del segno GIALLO!)

Anche a livello interlinguistico, ad esempio, si può ritrovare lo stesso segno in due lingue dei segni con lo stesso significato. Scopri come si segna PISTOLA in LIS ed in Lingua dei Segni Croata, e noterai lo stesso segno! E dimmi, noti somiglianze anche per il segno MACCHINA in Lingua dei Segni Francese, e ASL?

3) Quando si entra a far parte della comunità sorda, si riceve un segno nome

Quando si entra a far parte della comunità sorda, si riceve un segno nome, che non è fisso e può cambiare negli anni.

Spoiler: le persone sorde assegnano spesso un segno nome a persone famose per far sì che il riferimento sia immediato.

Ma cos’è il segno nome? Il segno nome permette di far riferimento ad una determinata persona, la identifica. Il segno nome viene assegnato dalla persona sorda, ed in genere si basa o su una caratteristica fisica (ad esempio se si ha la frangia) o caratteriale (se si è permalosi), oppure si basa sul tipo di lavoro che si svolge, oppure si riferisce ad un oggetto che indossiamo sempre. In alcuni casi, può essere la traduzione letteraria in LIS del nome o del cognome, oppure può fare riferimento all’ambito religioso. Serve per chiarire a chi stiamo facendo riferimento.

Da Veasyt.com – a sinistra Napoleone Bonaparte, a destra il segno nome in LIS

4) Esiste una lingua dei segni internazionale

Assolutamente sì! Esiste una lingua dei segni internazionale: la ISL. La ISL svolge la stessa funzione della lingua inglese in contesti internazionali: permette alle persone sorde di diversa nazionalità di interagire tra loro. A partire dalla ASL, LSF, BSL, LIS e dall’esperanto, negli anni ’50, la World Federation of the Deaf ha sviluppato la ISL, detta Signuno.

5) Le lingue dei segni non sono la semplificazione dalle lingue vocali

Un’altra falsa credenza! Le lingue dei segni si sono sviluppate attraverso percorsi separati rispetto alle lingue vocali che si parlano in un determinato paese e possono presentare caratteristiche, spesso, molto differenti.

Ad esempio, LIS ed italiano presentano caratteristiche sintattiche differenti. La traduzione della frase italiana “Io mangio una mela” in LIS sarà la seguente: “IO MELA MANGIARE”.

L’italiano, quindi, a livello sintattico segue un ordine lineare Soggetto Verbo Oggetto, la LIS invece ha un ordine lineare Soggetto Oggetto Verbo.

Se le lingue dei segni derivassero davvero dalle lingue vocali, allora si potrebbero notare similitudini tra ASL e BSL, poichè rispettivamente derivate dall’inglese americano e l’inglese britannico. ASL e BSL sarebbero considerate quindi come l’inglese britannico e l’inglese americano: due varietà linguistiche. Non è così!

Laurent Clerc
Thomas Gallaudet

In realtà, grazie ai viaggi in Francia dell’educatore statunitense Thomas Gallaudet, ed alla sua collaborazione con un insegnante sordo francese, Laurent Clerc, la ASL e la LSF presentano molte similitudini (come visto precedentemente per il segno MACCHINA, ad esempio).

6) La lingua dei segni è per tutti

La lingua dei segni è davvero per tutti e, soprattutto in questo periodo storico dove l’inclusione è assai importante, rappresenta un passo di incontro verso il prossimo. Persone sorde, persone udenti e non solo usano la LIS. La LIS può essere usata come strumento di supporto per coloro che portano l’impianto cocleare o protesi, per chi diventa sordo con l’età o perde l’udito a causa di un incidente. La LIS, inoltre, è adatta anche per tutti quei casi in cui la persona è impossibilitata o rifiuta di usare la lingua vocale. Ci sono casi di bambini averbali che preferiscono usale la LIS rispetto all’italiano, o ancora persone con l’apparato fono-articolatorio deficitario per i quali la LIS diventa fondamentale per comunicare.

Il mondo delle lingue dei segni è pieno di curiosità: quante di queste già conoscevi?

Giulia Multineddu

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