
Il marrone è un colore che sta bene a molte persone, ma che dovremmo imparare ad utilizzare nei modi e nei contesti giusti, altrimenti rischia di dare un’immagine controproducente di noi.
Il marrone è un colore poco amato: nei sondaggi finisce sempre agli ultimi posti insieme al giallo e all’arancione. Eppure da un punto di vista storico e sociale potremmo considerare il marrone come il primo colore della moda, perché i nostri antenati utilizzavano la pelliccia degli animali per coprirsi e creare indumenti (il termine inglese brown e quello italiano bruno derivano infatti dal germanico braun, che significava proprio orso). Perché, quindi, è un colore così poco gradito, e cosa comunichiamo agli altri quando indossiamo questo colore?
Il marrone è l’unione di due o tre colori primari a cui si aggiunge il nero, e per questo come il grigio può trasmettere un’idea di equilibrio e stabilità. Insieme al verde, è sicuramente uno dei colori più presenti sul nostro pianeta: esso è infatti il colore della terra, del suolo, del legno e degli animali. Come il grigio, però, è un colore che porta con sé un valore intrinsecamente triste, perché ricorda l’Autunno, le foglie che cadono, un senso di fine, di nostalgia, ma è anche il colore del fango e del limaccio, e per questo può evocare un senso di sporcizia. Il marrone viene spesso considerato un colore brutto, perché è il colore degli escrementi: Michel Pastoreau, il più grande esperto mondiale di colori, lo definisce proprio un colore “scatologico”.
Un colore dolce e sensuale
Dall’altra parte dello spettro, le caratteristiche positive associate al marrone sono quelle della solidità, dell’affidabilità, dell’amicizia, del calore ed un senso di inclusione e appartenenza. È un colore casual e alla mano che si presta benissimo al tempo libero o situazioni informali, ed è la base perfetta per uno stile boho-chic come quello dell’attrice Drew Barrymore.
Al tempo stesso, il marrone sa anche essere un colore dolce e sensuale, perché ricorda tutti elementi golosi e “peccaminosi” come la Nutella, la sacher torte o il caffè. Esso è inoltre il colore più utilizzato nel makeup, sia come terra abbronzante che per le sfumature dell’ombretto, perché rispetto al grigio o al nero riesce a riscaldare l’incarnato e rendere lo sguardo più “sultry” e magnetico.
È una tonalità morbida e confortevole, che sortisce un effetto rilassante sulla psiche, e perciò è perfetto da utilizzare dell’interior design: in particolare, adoperatelo per la camera da letto o per il salone, perché contribuisce a dare il senso di accoglienza e calore che ci aspetteremmo da una stanza di questo tipo.
Quando evitare il marrone
Il marrone nell’abbigliamento è un colore che può essere una lama a doppio taglio, e che bisogna utilizzare sapientemente: è infatti un colore che psicologicamente ci dà subito un’idea di vecchio, di trasandato, di demodé, ci fa pensare agli anni ’70 (che tra l’altro sono tornati molto di moda) o a un professore di matematica e fisica con il completo marrone. Per questo, è un colore che sconsiglio di utilizzare nel business o a un incontro di lavoro, ma anche per un evento formale: rischiereste di non fare una buona impressione!
Come indossarlo?
Il marrone non è un colore facile da portare, e non sta bene a tutti. Da un punto di vista della consulenza di immagine, è il colore neutro più adatto alla stagione armocromatica dell’Autunno e può risultare molto elegante se declinato in tessuti come il cashmere o la seta, oppure in nuance eleganti e high fashion come il cammello e il tan.
A me piace accostato al nero perché dà calore e tridimensionalità, oppure ravvivato da un tocco di colore (preferibilmente caldo) come il giallo o il turchese; anche il rosa ed il prugna possono essere un’opzione valida, soprattutto se vi piace uno stile romantico e retrò. Per chi ha un sottotono freddo, invece, l’unico marrone che sta veramente bene è il testa di moro.
Per altri suggerimenti di abbinamenti particolari e alla moda, vi consiglio di dare uno sguardo alla mia bacheca Pinterest tutta dedicata al marrone e di non perdervi i miei video su IGTV dedicati alla “biografia” dei colori e come questi sono cambiati nel corso dei secoli.