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Monete raffiguranti medici e infermieri, un modo per dire GRAZIE

Che cosa sono le monete commemorative da 2 euro? In sintesi sono monete che ogni Stato dell’Unione Europea può emettere a fronte di un avvenimento, una ricorrenza, una qualsiasi cosa che si voglia riportare alla memoria o che si voglia sottolineare. Qualcosa che è accaduto durante un certo periodo e che per qualche motivo è stato importante per lo Stato che le emette, per l’Unione stessa o in generale per l’umanità. 

Non sono propriamente monete da collezione, quelle sono monete emesse appositamente allo scopo e generalmente sono in metallo più prezioso e hanno un valore di partenza diverso, da collezione appunto, queste invece sono monete da 2 euro che alla loro nascita sono di uso e circolazione libera e comune, che possono diventare da collezione nel corso del tempo. 

 

Dal 2004 diversi stati dell’Unione Europea, Italia compresa, hanno creato monete commemorative, sia da collezione che da circolazione libera, con motivazioni differenti. Ad esempio nel 2004 Finlandia, Grecia e Italia hanno emesso monete rispettivamente per “Allargamento dell’Unione Europea”, “Giochi Olimpici di Atene” e il “World Food Program”. 

Nel 2005 Spagna, San Marino e Città del Vaticano per “Don Chisciotte”, per “Anno mondiale della fisica – Galileo Galilei” e per la “XX Giornata Mondiale della Gioventù”. 

 

Monete da 2 euro per celebrare medici e infermieri

Nel corso del 2021 l’Italia emetterà un considerevole numero di monete da 2 euro dedicate agli operatori sanitari, medici infermieri e tutti coloro che hanno iniziato circa un anno fa e continuano ad aiutarci a combattere contro la pandemia. 

L’emissione di questa moneta è un fatto come tanti altri, che però merita una riflessione. 

Oltre al disegno di due persone stilizzate, con camice e mascherina, che sarà appunto l’immagine dell’evento e le consuete stelle che indicheranno i paesi dell’Unione Europea, ciò che campeggerà sarà la scritta GRAZIE. Anche in Francia sono già state emesse un certo numero di monete, anche se inferiore a quello di quelle italiane, per lo stesso motivo e anch’esse portano la scritta MERCI.

 

Grazie, una parola a portata di mano

Una parola che racchiude tutto il rispetto, la considerazione, ciò che non possiamo e non riusciamo ad esprimere nei confronti di queste persone che, indipendentemente da quello in cui ognuno di noi crede, ogni giorno, ogni ora, ogni momento dedicano parte della loro vita, a volte mettendo a repentaglio la propria, per aiutare quella degli altri. 

È un lavoro che hanno scelto, per il quale hanno studiato, è vero, ma è un lavoro per cui tutte le volte che accade un fenomeno che per tutti noi, è spaventoso, a volte incomprensibile e ci blocca (la pandemia ne è forse l’esempio più estremo, ma pensiamo alle catastrofi naturali, ma anche le guerre), loro non hanno tempo di fermarsi a pensare, ma devono mettersi sul campo ed agire, per aiutare il più possibile. GRAZIE.

Speriamo che questo GRAZIE che circolerà tra le nostre mani, alle casse dei nostri supermercati, dei negozi, che diventerà un piccolo quadro da collezione per qualcuno, ci serva non solo a non dimenticare, ma anche ad essere grati ogni giorno, ogni momento, per tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che ci è intorno, tutti coloro che incontriamo, per tutto ciò che siamo.

GRAZIE

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