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No acqua? No party! Ecco perché non dovremmo sprecarla

L’acqua è al centro della nostra vita quotidiana: ci disseta, ci lava, ci sfama ( come li cucineresti gli spaghetti altrimenti?!), ma troppo spesso diamo per scontato il suo utilizzo.

Secondo i rapporti Onu attualmente: 2 miliardi di persone vivono senza accesso all’acqua potabile, 4,2 miliardi non dispongono di servizi igienici sicuri e per 3 miliardi di persone, non è possibile lavarsi le mani disponendo di acqua e sapone in casa.

Considerando che su questo pianeta la popolazione umana è composta da circa 8 miliardi di individui, i dati sono veramente agghiaccianti.

Ma in Italia, come siamo messi?

L’acqua in Italia

Tutti i giorni siamo circondati da notizie riguardanti disastri naturali legati all’acqua. Alcuni esempi? 2011, l’alluvione delle Cinque Terre, il disastro di Casamicciola nel novembre dello scorso anno, l’allagamento di Venezia nel 2019 eccetera eccetera…

Quasi il 94% dei comuni italiani è a rischio dissesto idrogeologico e soggetto ad erosione costiera, e oltre 8 milioni di persone abitano nelle aree ad alta pericolosità. Tutto sotto controllo insomma!

Inoltre la disparità tra Nord e Sud non è poca nemmeno quando si parla di oro blu: nonostante l’Italia sia uno dei Paesi più ricchi di acqua sul suo territorio, in alcuni periodi dell’anno molte persone convivono con il razionamento anti-siccità.

Ad esempio, città come Cosenza, Catanzaro, Trapani, Palermo, Enna e Sassari si trovano in condizioni talmente critiche da prevedere un contenimento dell’acqua tutti i giorni dell’anno in alcune zone o, addirittura, in tutto il territorio comunale. Per non parlare di fiumi e dei laghi, che anche in periodo invernale, non riescono a superare la capacità minima.

Secondo gli ultimi dati, relativi al 2020, in Italia si perde un terzo dell’acqua immessa nella reta di distribuzione nazionale. Perdono gli acquedotti e pesano anche le abitudini delle famiglie: l’Italia è la nazione europea che consuma più acqua e supera i 236 litri per abitante al giorno, oltre cento in più della media comunitaria.

L’acqua nel Mondo

Le problematiche che si presentano durante il ciclo dell’acqua minano i progressi su tutte le principali questioni globali, dalla salute alla fame, dall’uguaglianza di genere al lavoro, dall’istruzione all’industria, dai disastri alla pace. Ed è per questo che la celebrazione della Giornata Mondiale dell’ Acqua del 22 marzo di quest’ anno, coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 di New York.

L’evento è un’opportunità unica per unire le energie di tutti i Paesi al fine di risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Le Nazioni Unite inviteranno gli Stati membri a promuovere attività concrete all’interno dei loro territori, per attirare l’attenzione dei cittadini sui problemi più urgenti legati al consumo di acqua, dall’accesso ad essa alla sostenibilità degli habitat acquatici.

L’Onu conta di raggiungere entro il 2030 l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile SDG 6, ovvero l’accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro quella data. I target e gli strumenti di attuazione per questo traguardo sono molti, ma ciò che conta è che siano di facile concretizzazione per tutti. Siamo un po’ in ritardo c’è da ammetterlo, ma la speranza è l’ultima a morire!

Quanti di voi lasciano il rubinetto aperto quando si lavano i denti? E quanti invece lavano piatti e posate prima di riporli in lavastoviglie? Le cattive abitudini hanno forte impatto sulla natura che ci circonda; per fortuna, chiunque può fare la differenza.

Spero di aver svegliato in voi una maggiore consapevolezza sull’utilizzo di questa preziosissima risorsa, l’acqua è vita e in quanto tale va rispettata!

Caterina La Marca

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