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Non si fuma più: la nuova tendenza dei riscaldatori di tabacco

I riscaldatori di tabacco sono la nuova tendenza del momento. Il mondo del tabacco è sempre in cerca di nuovi prodotti da proporre ai propri consumatori. Spesso, quando le industrie del fumo li lanciano sul mercato, questi prodotti sono proposti come meno dannosi (se usati nel modo consigliato), innovativi, differenti. Sebbene si parli sempre di fumo, di sigarette e di tabacco, vi sono delle differenze da tenere a mente quando decidiamo di comprare questi dispositivi ed iniziare ad utilizzarli.

Gli italiani fumano: nel 2021, in Italia è stato registrato che il buon 20% della popolazione fuma. Parliamo di circa 10 milioni di fumatori, dai 14 anni in su. Come riporta PASSI, un italiano consuma mediamente 12 sigarette al giorno, ma c’è anche chi può fumare un intero pacchetto o più. Nel corso degli anni è stata registrata una lenta decrescita del numero di fumatori, sebbene con la pandemia si sia assestata.

Noi di Sii come Bill avevamo parlato delle Puff, le nuove sigarette tanto colorate quanto potenzialmente pericolose entrate in tendenza. Attualmente però, vi è un altro dispositivo che sta iniziando timidamente a farsi spazio tra i fumatori: i riscaldatori di tabacco.

Ma sono tutti uguali o cambia qualcosa?

Le sigarette tradizionali e le e-cigs

Adesso parliamo di come funzionano le sigarette tradizionali e quelle elettroniche.

Le foto che vedremo a breve sono molto complete e permettono di capire cosa cambi dalla prima generazione di sigarette, quelle tradizionali, a quelle elettroniche che riscaldano liquidi. Cronologicamente parlando, le e-cigs si trovano tra le sigarette tradizionali e i riscaldatori.

Partiamo dalla sigaretta di prima generazione, quella tradizionale. Nella foto a sinistra (di legatumorifirenze) è possibile vedere cosa si brucia e di conseguenza si respira, quando si fumano queste sigarette. Vi è solo 1 grammo di tabacco all’interno. Queste sigarette contengono una serie di sostanze: dagli aromi alle sostanze filtranti, dall’inchiostro (contenuto nell’involucro) alle sostanze umettanti. Possono avere un filtro che permette di filtrare le sostanze che vengono bruciate.

Ma cosa succede quando si accende una sigaretta?

Legatumorifirenze riporta che all’interno di questa ci sono più di 4000 sostanze chimiche, e bruciando, si raggiungono gli 800-900°. In aggiunta vi sono più di 40 sostanze cancerogene. Ci sono sostanze che possono avere conseguenze sia sull’ambiente che su l’individuo o solo sull’individuo. Ad esempio, il Polonio210, essendo radioattivo, comporta un rischio anche per l’ambiente oltre che per il fumatore. La nicotina poi, come abbiamo visto nell’articolo dedicato alle puff, può causare forti ripercussioni sulla salute fisica, causando mal di testa, tachicardia e nausea, creando inoltre dipendenza.

Le sigarette elettroniche come funzionano?

Passiamo ora alla sigaretta elettronica, di cui un esempio sono le puff. Le sigarette elettroniche e-cigs sono simili ai riscaldatori di tabacco: entrambe scaldano e non bruciano le sostanze al loro interno.

Le sigarette elettroniche (e-cigs o svapo), arrivano in Italia già nel 2012, e nel 2021 circa il 5% dei fumatori le utilizzava in combinazione con quelle classiche. Tra queste troviamo, ad esempio, le puff. Le e-cigs non riscaldano il tabacco, ma bensì un liquido, il glicole propilenico, che può contenere nicotina e aromi. Il liquido, venendo riscaldato, evapora. Ciò che rende potenzialmente dannose queste sigarette è la presenza di nicotina in sali. Questa rende il tiro meno aggressivo perchè non si accusa il tipico graffio alla gola.

Ricordiamoci che sono diverse dalle sigarette normali perchè non c’è combustione: nelle sigarette elettroniche c’è una bobina, che riscaldandosi, riscalda tutta la sezione contenente anche il liquido, facendolo vaporizzare. La possibilità di scegliere gli aromi rende il tutto più accattivante, soprattutto per i più giovani, seppur a loro discapito.

Dei loro effetti a lungo-medio termine però si conosce ancora poco. Tra i giovani soprattutto, queste sigarette sono entrate subito in voga, ma il loro uso scorretto può causare danni più o meno gravi (si veda sempre l’articolo sulle puff per approfondire).

I riscaldatori di tabacco

Abbiamo confrontato sigarette di prima generazione e sigarette elettroniche. Adesso passiamo ai riscaldatori di tabacco.

I riscaldatori, conosciuti come IQOS (I-Quit-Ordinary-Smoking) o Glo, in realtà sono in commercio in Italia già dal 2016, quindi abbastanza recenti in realtà. Nel 2022 circa il 3% (quasi due milioni) dei fumatori ne ha fatto uso. Questi nuovi dispositivi sono molto in voga nella fascia d’età 18-24.

Come funzionano? Le e-cigs ed i riscaldatori funzionano riscaldando quanto hanno all’interno. I riscaldatori come le sigarette classiche, contengono tabacco. Generalmente il tabacco viene riscaldato ad una temperatura massima di 300°, non oltre.

Nell’apposito dispositivo viene inserito uno stick. Lo stick ha il sigillo che permette di mantenere pulito il dispositivo. Dentro allo stick vi è una lamina, che si riscalda, e il composto di tabacco. Nella parte inferiore vi sono degli elementi che permettono la giusta ventilazione e raffreddamento del vapore per essere inalato in modo sicuro. Questo metodo di riscaldamento permette ai fumatori di “gustarsi” il vero sapore di tabacco.

Come riporta legatumorifirenze, queste sigarette, sebbene così innovative, sembra siano equivalenti alle sigarette classiche a livello di sostanze tossiche prodotte a causa del riscaldamento, anche se in minore quantità, ma non vale per tutte le sostanze (l’acenaphtalene viene prodotto maggiormente rispetto alle sigarette classiche, ed è cancerogeno).

Rispetto ad e-cigs e sigarette tradizionali, questi riscaldatori, vista la nuova tecnologia non rilasciano fumo e cenere, e non serve pulirli. Di conseguenza vestiti, capelli, mani non prenderanno l’odore di fumo e saranno al sicuro dalle macchie.

Il mondo del tabacco si fermerà?

Ecco un piccolo riassunto delle differenze e similitudini tra queste tre sigarette.

Le sigarette tradizionali come i riscaldatori alla base hanno il tabacco, mentre le sigarette elettroniche hanno un liquido che contiene o meno nicotina. Le e-cigs e riscaldatori funzionano attraverso il riscaldamento, mentre le sigarette normali funzionano per combustione.

Delle sigarette normali, gli effetti dannosi che hanno sul nostro organismo e l’ambiente ormai ne siamo a conoscenza. Sebbene prima e-cigs e poi riscaldatori, siano stati lanciati sul mercato “per aiutare i fumatori”, vi sono le iniziali conferme che totalmente di aiuto forse così non sono. Si pensa di fumare qualcosa di meno nocivo o che aiuti a limitare il consumo di sigarette ed eventualmente a smettere di fumare, ma al contrario risultano ancora dannosi e di incitamento ad iniziare a fumare (poichè suscitano interesse nei più giovani). Gli effetti dannosi di questi dispositivi devono ancora essere confermati, soprattutto nel medio lungo termine.

Alla domanda “Ma l’industria del fumo, si fermerà mai?” La risposta sembra abbastanza chiara. Ogni dispositivo sembra avere un vantaggio in più rispetto al precedente (il profumo del vapore, la mancanza di fumo e cenere) ma si tratta comunque di respirare vapori e fumi derivanti da liquidi o dallo stesso tabacco, che restano (forse meno) nocivi.

Il mondo del tabacco sta già pensando a come rendere sostenibile l’intero processo produttivo, chissà cosa arriveranno a proporre a livello di prodotti!

Nel mentre continuate a farne un uso consapevole e ragionato.

Giulia Multineddu

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