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Riuscite ad immaginarvi un mondo in cui ogni gesto, anche il più innocente, possa essere trasformato in una gogna che ti cambia per sempre l’esistenza? In cui le persone non abbiano il diritto ad avere una vita sessuale libera? Una società in cui le chat di gruppo su Whatsapp possano diventare un incubo? Neanche il tempo di finire di leggere le domande e vi sarete resi conto che, purtroppo, non c’è bisogno di tanta fantasia.

 

Violenza deriva da violare: infrangere i limiti

Preferirei riferirmi ai 672 messaggi del gruppo delle mamme a giornata appena iniziata. Sia chiaro, anche quello è un incubo da non sottovalutare, ma qui parliamo di un qualcosa di ben più grave. Più grave perché si tratta di una vera e propria violenza. Non a caso il termine deriva da “violare”, infrangere i limiti. Cosa c’è di più violante di diffondere un video intimo senza avere il consenso della persona che ne è protagonista?

In questa vicenda, come in molte altre, tanti fanno fatica a capire che il problema non sia così semplice da identificare. Non è una questione di maschi e femmine o di generi cattivi e generi buoni, il che è ancora più evidente se consideriamo che a denunciare la maestra siano state le mamme dei bambini a cui insegnava. È un qualcosa di più grande, di enorme, che riguarda tutta la società. Una questione di cultura. Un termine decisamente inflazionato il cui significato purtroppo è sconosciuto a molti, ma che secondo me è l’unica soluzione possibile in un marasma di problemi disparati.

 

È importante che torni l’intelligenza, terreno fertile per la cultura

Per questo è necessario che torni di moda l’intelligenza, terreno fertile per la cultura.

Quella cultura che dà spazio al confronto, al dialogo. Un ragionamento costruttivo che porti a pensare che il problema non è tanto chi ha girato il video, ma chi lo ha diffuso senza il consenso della diretta interessata. Ciò assume la forma di un’utopia in una società in cui il tema dell’educazione sessuale è lasciato deliberatamente in mano a PornHub. Lo stesso sito dove migliaia di italiani hanno cercato il video della maestra in questione.

Anni e anni di educazione al rispetto non ci hanno insegnato nulla. Tiziana Cantone non ci ha insegnato nulla.

Non so voi, ma io riesco a immaginarmela una società ideale, e non la vedo neanche troppo lontana. Un mondo in cui le persone non vengano messe alla gogna pubblica per nessun motivo, neanche per il più grave.

Ma neanche il meno grave… come sbagliare un congiuntivo.

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