
Quanta sfiducia nel futuro da parte dei giovani. Si sente un peso nell’aria che non permette loro di volare. Le menti si scontrano con la paura di agire e in pochi riescono a trovare la forza per ricreare un mondo migliore. Oggi più che mai, siamo alla ricerca di modelli da seguire. Qualcuno che sia d’esempio, per fornire spunti a chi ha voglia di vivere la vita senza la paura di sbagliare.
Noi di Sii come Bill siamo sempre alla ricerca di persone che abbiano qualcosa da raccontare e che possano essere da esempio per chi legge. Così da aiutarci a diventare migliori di ciò che siamo oggi.
La storia di Carlo Laurora ci è sembrata un esempio da condividere e nel suo racconto cercheremo di fornire degli spunti per chi, come lui, da giovane studente ha deciso di trasformare i suoi sogni nella sua realtà.
Chi è Carlo Laurora?
“Ho da poco compiuto 30 anni e mi definisco un viaggiatore”
Infatti, Carlo è socio di un tour operator che organizza viaggi nel mondo: Si Vola.
Facile allora che decida di compiere un’impresa come partire per 5 mesi in giro per il mondo, d’altronde fa parte del suo lavoro esplorare nuove mete da proporre al pubblico. Invece no. La sua storia è diversa. Questa decisione arriva dopo una crisi che, come molti di noi, ha avuto dopo il periodo di restrizioni da Covid. Ma non era il primo ed unico segnale:
“La mia prima crisi l’ho avuta a 25 anni, quando da studente di giurisprudenza ho deciso di cambiare vita e dedicarmi interamente ai viaggi”
Come si riconosce una crisi?
“Sentivo di essermi appiattito. Notavo di non vivere la vita per come avrei voluto. Mi sono domandato quale fosse il mio sogno e ho deciso di riaprire quel cassetto. Ora o mai più, mi sono detto. Così ho reagito al problema, senza diventarne vittima.”
Ha iniziato a lavorare come operatore turistico per diventare socio di una delle compagnie più promettenti nel panorama nazionale. Insieme a Stefano Cantarini, Nicolò Balini (Human Safari), Daniel Mazza (MondoAeroporto) e Giovanni Peluso ha deciso di fondare una start-up che sta rivoluzionando il mondo del turismo. Il segreto è la trasparenza nei prezzi e le relazioni umane con i clienti.
Viaggiare è una relazione umana che si crea con chi si incontra, ma soprattutto con noi stessi.
“Oggi mi rimetto in gioco e scelgo di fare un viaggio da solo.”
Questo è quello che sostiene Carlo mentre ci racconta che spesso nella vita ci si sente soli tra la gente, magari perché si danno per scontate tante cose. La vita è meravigliosa ed è un viaggio che, nonostante tutti gli imprevisti, puoi scegliere come fare.
Il segreto è dare una direzione senza programmare tutto, tanto gli imprevisti sono in agguato. Tanto vale affrontare quel che arriva con la consapevolezza che una soluzione si può sempre trovare.
Ma come si fa a scegliere come vivere?
“La paura a volte è castrante e io anche oggi che sto per compiere questo viaggio sento di averne tanta. L'importante è non ascoltare sempre la mente e agire”
Infatti quando le cose ci sembrano difficili e impossibili, il segreto è reagire. Fare, piuttosto che pensare a ciò che non è possibile compiere. Se dovessero presentarsi i problemi, si vedrà poi come affrontarli. E di problemi in questo viaggio Carlo ne potrà trovare tanti, considerando che arriverà dall’Alaska all’Argentina senza prendere aerei. Eppure, confida sulla possibilità che qualcuno si offrirà di accompagnarlo, magari in cambio di un sorriso.

Perché in un’avventura come questa, in solitaria, contano molto l’amore e le relazioni. La fiducia negli esseri umani, anche se abbiamo paura che possano deludere le nostre aspettative. La certezza che un viaggio come questo ti aiuti a crescere e trasformare tutto, amando anche i tuoi limiti perché saranno loro ad aiutarti a crescere.
Questo è il segreto per affrontare un viaggio della vita come la Panamericana.
Cosa ci si deve portare?
“Ho salutato la mia terra al tramonto dandole appuntamento a Natale. Porto con me tutto nel cuore: la mia famiglia, il lavoro e gli affetti. Sono sicuro che, come regalo, riceveranno un nuovo Carlo, con un bagaglio di valori molto più grande rispetto a quando è partito.”
Non avrà il tempo di visitare i luoghi che attraverserà, ma potrà di sicuro prendere appunti per decidere dove tornarci con obiettivi differenti. Questo per lui è un viaggio nella vita: quell’esperienza che puoi fare per ricercare e ritrovarti, dentro e fuori di te.
Noi gli facciamo un grande in bocca al lupo e lo seguiremo nel suo percorso di vita. Perché, come ha detto lui, “non viaggio per scappare ma per stare da solo con me stesso” e noi che amiamo l’avventura vogliamo stargli accanto. Quel parallelismo che ti aiuterà per tutto il resto del tuo cammino ovunque deciderai di vivere.
Viaggiare ci permette di conoscere ed esplorare, l’importante è non fuggire, ma camminare passo dopo passo sapendo di voler tornare dove si hanno le radici. Proprio come Carlo nella sua amata Trani.
Buon viaggio e ci sentiamo al prossimo aggiornamento! Nel frattempo potete seguire la sua avventura attraverso il suo profilo Instagram @italianyes